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PROGETTO S.F.I.D.A. – Solidarité, Femmes, Initiatives de Développement à Adjohoun

L’obiettivo generale del progetto è quello di contribuire al miglioramento delle condizioni socio economiche di donne e bambine in condizione di vulnerabilità del Comune d’Adjohoun,  promuovendo lo sviluppo di attività generatrici di reddito per le donne e le adolescenti in età lavorativa e veicolando conoscenze ed esperienze a sostegno della cooperazione e della conoscenza reciproca.

Anno inizio e fine progetto

2017 – 2019

Finanziatore

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte nell’ambito del Bando “Piemonte&Africa sub-sahariana Anno 2017 – Partenariati territoriali per un futuro sostenibile”.

Partner di progetto

  • Comune di Adjohoun (ente omologo)
  • Fairtrade Italia
  • Enaip Piemonte
  • Istituto Secondario di I Grado “Piero Gobetti” di Borgomanero
  • ll Frutto Permesso
  • Action Plus
  • Centre de Promotion sociale
  • College d’enseignement general di Adjohoun
  • Ecole primaire publique di Adjohoun
  • Groupement de Femmes Mahuklo
  • Groupement professionel des Couturiers et Couturières d’Adjohoun
  • Union Communale des Groupement de femmes d’Adjohoun

Descrizione e obiettivi del progetto

Il  progetto  S.F.I.D.A.  –  Solidarité,  Femmes,  Initiatives  de  Développement  à  Adjohoun  aveva l’ambizione  di  rafforzare  i  risultati  raggiunti  con  i precedenti  progetti  e  di  intensificare ulteriormente il sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione. Dare stabilità e continuità agli interventi nel comune di Adjohoun, che dispone di grandi potenzialità scarsamente sfruttate, risultava necessario per permettere una migliore valorizzazione delle sue potenzialità naturali ed umane.

Nel piano di sviluppo comunale elaborato dal Comune di Adjohoun si evidenziava, infatti, che le “attività di trasformazione nell’ambito agro-alimentare sono per la maggior parte svolte dalle donne. Esse sono realizzate attraverso gruppi o individualmente. Il maggior problema incontrato è la mancanza di  mezzi  finanziari  e  di  strumenti     per  la  trasformazione  e  lo  stoccaggio.  Le  attività  di trasformazione si svolgono quotidianamente”.

Una difficoltà presente in modo evidente è l’abbondante produzione di frutta e verdura concentrata in alcuni periodi dell’anno. Un ulteriore elemento negativo è rappresentato dall’abbassamento notevole dei prezzi nel momento in cui questi ingenti quantitativi di prodotti dell’orto e di frutta invadono il mercato.  Questa grossa quantità non è inoltre utilizzabile che in scarsa misura, perché non c’è una rete commerciale allargata in grado di assorbirla e perché non sono conosciute tecniche e strumenti per la loro conservazione per lungo tempo.

Il miglior utilizzo delle risorse, unitamente allo sviluppo della rete commerciale possono dare opportunità di lavoro per le donne, aumentando il reddito e migliorando la situazione alimentare delle famiglie. L’esperienza capitalizzata nei due precedenti progetti ha facilitato il raggiungimento di risultati in termini di aumento dello sviluppo e dell’autonomia locale e maggior protagonismo dei gruppi femminili. Inoltre, la capacità di un’ONG locale, Action Plus, da alcuni anni operativa in questo territorio e in questo ambito, ha costituito un riferimento importante per gli Enti Locali, promotori del progetto sia in Italia che in Benin.

Risultati

Il progetto ha realizzato un rafforzamento delle competenze tecniche in ambito tecnico e commerciale delle formatrici locali, la formazione di alcune giovani donne, l’adeguamento del laboratorio di trasformazione: la produzione veniva effettuata con tecniche manuali, richiedendo perciò molto tempo e molti sforzi fisici, che le ragazze non erano in grado di reggere:  questa modalità andava a discapito sia della qualità della produzione che dell’autonomia delle donne; è stato perciò acquistato un nuovo sterilizzatore e sono stati acquistati alcuni strumenti (phmetro, pistola termica, rifrattometro, bilancia di precisione), e tutto è stato messo in funzione. In un secondo tempo si sono acquistate una tappatrice ed una imbottigliatrice.

Si sono svolti alcuni momenti finalizzati  all’accompagnamento nelle attività di commercializzazione dei prodotti agroalimentari, per promuovere lo sviluppo di attività generatrici di reddito per le donne e le adolescenti in età lavorativa. Il progetto ha promosso conoscenze ed esperienze a sostegno della cooperazione territoriale in Italia e in Benin  ed ha erogato  sessioni di animazione e sensibilizzazione per la promozione del ruolo femminile in Italia e in Benin.

In entrambe  si sono condivisi messaggi e riflessioni tra adolescenti delle scuole di Borgomanero e di Adjohoun sui vari aspetti della vita (famiglia, scuola, affetti, rapporto uomo-donna) e sulle aspettative di vita dei giovani. Si sono incontrati il Dirigente scolastico, gli insegnanti e un centinaio di giovani, in rappresentanza di oltre 600 loro coetanei del “College d’Enseignement General (CEG) d’ Adjohoun, ai quali sono stati consegnati i lavori eseguiti dagli studenti borgomaneresi, in cui erano contenuti messaggi e domande sulla famiglia, sulla scuola, sui desideri e sui progetti di ciascuno. Molto interesse ha suscitato il video prodotto dall’Enaip di Borgomanero, nel quale 4 allieve, intervistate dagli insegnanti, esprimono il loro pensiero sui vari aspetti della loro vita.

Il Comune di Borgomanero ha promosso quattro iniziative pubbliche per sensibilizzare la comunità borgomanerese:  una conferenza stampa dedicata al progetto;  la presentazione del progetto all’interno di un convegno “L’amore non è mai una scusa”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne;  l’allestimento di una mostra fotografica illustrante il progetto SFIDA, presso la Sala del camino di Villa Marazza e  un incontro-conferenza stampa realizzato il 16 marzo 2019 (Sala Consiglio Comunale), per presentare i risultati di quanto portato avanti e per ampliare la rete di collaborazione nel privato sociale e nell’associazionismo locale.

L’Amministrazione crede profondamente in questi progetti, perché si possono toccare con mano. A febbraio alcuni esponenti dell’Amministrazione hanno trascorso alcuni giorni nel paese e visto la bontà di questi progetti.

Ma per affrontare questi progetti abbiamo bisogno della collaborazione di tutta la comunità, con le associazioni che rivestono un ruolo molto importante per il territorio

Sergio Bossi, Sindaco di Borgomanero
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